#22.2.22 è una spettacolare video-installazione che, unendo musica, arti visive e immagini storiche, rievoca il grandioso Monumento a Giuseppe Verdi.
Un progetto di video mapping sulle maestose pareti del Palazzo della Pilotta, che celebra il Monumento raccontandone la nascita e la distruzione in un fluire emozionante di musica e animazioni offerte alla città il 30 Settembre alle ore 22.30, in una festa che segna l’apertura del Festival Verdi 2016. Un tributo all’ingegno e all’arte che tu puoi sostenere.
PERCHÉ PARTECIPARE ALLA CAMPAGNA DI CROWDFUNDING?
Partecipando alla campagna, sarai parte integrante del progetto e ti assicurerai vantaggi speciali e benefit a tiratura limitata, tra cui l’artwork della videoproiezione, pass per spettacoli e concerti, l’accesso a eventi esclusivi e molto altro.
Un momento imperdibile: il primo grande video mapping di Parma che ti permetterà di scoprire un pezzo della storia della città rievocato in forma innovativa. Ascolteremo Verdi come mai prima, creando un ponte tra diverse generazioni musicali e condivisione di conoscenze, di idee.
Sostenere la campagna significa diffondere cultura, amore per la bellezza e per la musica, un modo nuovo di fare arte. E ognuno, nel proprio piccolo, può essere importante.
Il centro di Parma sarà la scena di una grande festa per italiani e stranieri, giovani e anziani, appassionati e curiosi, animata, oltre che dallo spettacolo del video mapping, dalle sonorità di Rollover dj: vorresti mancare proprio tu? :)
LA STORIA DEL PROGETTO:
Il progetto del Teatro Regio di Parma è ideato e prodotto da Giovanni Sparano e Barezzi Festival, realizzato da Karmachina.
Voluto dal sindaco della città Giovanni Mariotti nel 1912, alla vigilia del primo centenario della nascita del Maestro, la messa in opera del Monumento a Verdi di fatto iniziò nel 1919, posticipata dall’avvento della prima guerra mondiale. L’opera fu affidata all’architetto parmigiano Lamberto Cusani e allo scultore palermitano Ettore Ximenes che orchestrarono un impianto titanico: un grande arco di trionfo, sormontato da leoni trainanti un carro mitologico, affiancato da alti portici ad emiciclo, sormontati da terrazze con 28 statue rappresentanti le opere del Maestro. Il giorno dell’inaugurazione cinquantamila parmigiani festanti salutarono il Monumento a Verdi.
Il 13 maggio 1944 alle ore 14.30, un raid aereo degli alleati distrusse in gran parte il monumento, arrecando danni gravi, ma non irreparabili. Nell’aprile del 1945, il Sindaco pro tempore Bocchi, nominato dal comitato di liberazione nazionale, scelse comunque, non senza polemiche e contrasti, di distruggere l’opera, i cui resti demoliti vennero per ordinanza impietosamente scaricati nel greto del torrente Parma.
A rievocare storicamente ed emotivamente la genesi e la distruzione del Monumento, saranno le immagini di Karmachina sulle note di Aida, La traviata, Otello, Nabucco, Rigoletto e delle altre celebri opere del Maestro, rielaborate elettronicamente, per un omaggio a Giuseppe Verdi e agli artisti Cusani e Ximenes che seppero celebrarlo nel Monumento di cui oggi resta solo l’ara centrale, ricollocata in Piazzale della Pace e nove statue, che adornano la sala detta “Arena del Sole” di Roccabianca.
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